A spasso nell'arte

A spasso nell'arte

La terra mantovana conserva il fascino che ispirò la poesia virgiliana, mentre la Mantova di oggi mantiene l’austera architettura medioevale, la grandiosità dei monumenti gonzagheschi.

La terra mantovana conserva il fascino che ispirò la poesia virgiliana, mentre la Mantova di oggi mantiene l’austera architettura medioevale, la grandiosità dei monumenti gonzagheschi, la maestosa signorilità dell’arte rinascimentale.
Durante il periodo comunale vennero costruiti i grandiosi Palazzo del Podestà e Palazzo della Ragione.
Con i Gonzaga, che primeggiarono come protettori di artisti e letterati, Mantova si arricchì di fascinose bellezze quali piazza Sordello, il Duomo di San Pietro, Palazzo Ducale e Palazzo Te. E ancora la costruzione del Castello di San Giorgio e l'albertiana basilica di Sant'Andrea, manifesto del Rinascimento.
Furono i Gonzaga a invitare presso la propria corte artisti e umanisti quali Pisanello, Vittorino da Feltre, Mantegna, Correggio, Leon Battista Alberti, Luca Fancelli, Giulio Romano, Bertani, Viani, Rubens, Fetti.
Anche la dominazione austriaca fu caratterizzata da un notevole fervore costruttivo, il cui acme è costituito dal palazzo accademico, nel quale sorge un autentico gioiello, lo splendido Teatro del Bibiena, sede di una delle prime esibizioni di Wolfgang Amadeus Mozart.
Tutto questo si deve all'illuminata saggezza dell'Imperatrice Maria Teresa, che amò Mantova e la volle colta, musicalmente approfondita, portata per le scienze.